Questo post è il seguito di quello del 14 settembre scorso , allora analizzavo il significato dei prezzi crescenti tra i vari contratti a termine. Oggi prenderò in considerazione il caso opposto, ciòè quello in cui i prezzi sono discendenti, dal più vicino al più lontano.
La condizione di prezzi discendenti è identificata con il temine BACKWARDATION, quella opposta di prezzi crescenti si chiama invece CONTANGO.
In questo momento la sola materia prima agricola che si trova in una condizione di backwardation è il frumento quotato a Parigi, come potete vedere nella figura 1 dal contratto di maggio 19 a quello di settembre 21 i prezzi sono tutti in discesa. Il contratto di dicembre 18 è leggermente inferiore rispetto a quello di marzo e maggio 19.
Ma qual’è il significato di questa condizione? Come avevo accennato nel post precedente, la backwardation è sintomo di una carenza di prodotto nel breve, questa innesca un rialzo sulle scadenze più prossime che salgono in misura superiore a quelle più lontane.
La carenza di prodotto può avere diverse cause, le due principali sono la siccità e l’interruzione della catena logistica.
Per apprezzare meglio lo sviluppo di questi fenomeni possiamo utilizzare l’indicatore del tasso di rendimento annuo che vi ho già proposto nel precedente post.
Il grafico della figura 2 mostra la curva del tasso di rendimento del frumento dal 2013, ricordo che il rendimento negativo manifesta una fase di BACKWARDATION, quando invece è positivo una fase di CONTANGO. Agli inizi delle serie riportata nell’immagine, nel 2013, il tasso era negativo, in quel periodo si scontava lo scarso raccolto del 2012 e quello allora in corso era ancora in fase di stima, con prospettive negative. I prezzi della scadenza più vicina erano più elevati di circa il 7,5% rispetto a quelli dell’anno dopo. Nel 2014 nella fase estiva ci fu una nuova preoccupazione, ma fu di breve durata, infatti, il tasso scese solo leggermente sotto lo zero. Da quel momento e fino alla primavera scorsa il tasso di rendimento è stato sempre positivo indicando poche preoccupazioni sull’esisto positivo dei raccolti e sulla consistenza dei magazzini finali. Dalla primavera scorsa la siccità che ha colpito il centro e il nord Europa ha elevato le preoccupazioni sul raccolto, queste hanno portato al ribasso il tasso di rendimento facendolo scendere sotto il tasso del Full Carry (vedi Post del 14 settembre). Dal momento della mietitura, nelle aree interessate dalla siccità, le preoccupazioni sono diventate certezze ed il tasso è diventato negativo, portando così la curva in BACKWARDATION.
Per permettervi di valutare meglio l’evoluzione dei prezzi da una fase di contango ad una di backwardation, e viceversa, vi propongo di seguito alcune immagini che descrivono l’andamento del 2018 della farina di soia. Ho scelto questo sottoprodotto della soia perché la sua relativa deperibilità rispetto ai vari semi porta ad una catena logistica con magazzini ridotti. La scarsa consistenza dei magazzini rende il prezzo di questo prodotto molto sensibile ad ogni preoccupazione derivante dalla catena logistica.
Nella figura 3 potete vedere l’evoluzione della curva nel dicembre 2017, in quel mese i prezzi del contratto frontale (retta verticale rossa) scese da circa 328 $ per short tons (0,91 tonnellate metriche) del 1° dicembre ai circa 317 $ del 29 dicembre, – 11$. Nello stesso periodo il contratto n° 13 (linea retta verticale blu), con scadenza a circa due anni, scese da circa 337 $ a 328 $, – 9$. Ci trovavamo in una situazione di leggero contango e quindi la variazione dei prezzi era simile su tutta la curva.
Passiamo ora ad analizzare (fig.4) il mese di febbraio di ques’anno, in quel periodo le preoccupazioni per la siccità, che stava diventando sempre più impegnativa in Argentina, fecero passare in breve tempo il prezzo da una fase di CONTANGO ad una di BACKWARDATION. Vediamo nello specifico, ai primi di febbraio (linea rossa) la curva era praticamente piatta, la differenza tra il 1° contratto (frontale) con il 13° fu di circa – 4$; agli inizi di marzo (linea blu) il prezzo del contratto frontale era schizzato a 394$ mentre quello del 13° contratto era salito solo a 347$, portando così la curva in backwardation con una differenza positiva tra il primo e il secondo di + 47$.
Il passaggio da una fase di contango ad una di backwardation avviene attraverso un maggiore aumento dei contratti delle scadenze più vicine rispetto a quelle più lontane.
La logica che sottostà a questo movimento è di carattere probabilistico: le probabilità di soluzione di un problema, in questo caso la carenza di materia prima, ha minori possibilità di soluzione nel breve termine rispetto al medio e al lungo termine. Infatti, nei tempi più lunghi possono intervenire eventi che ridimensionano la portata del problema, ad esempio stime eccessivamente pessimistiche che vengono riviste, oppure lo risolvono del tutto grazie ad un buon raccolto.
Nel caso in analisi è successo proprio questo, dallo scorso luglio sono intervenuti due effetti che hanno praticamente risolto le preoccupazioni sulla disponibilità di questa materia prima: i dazi cinesi che hanno portato ad una diminuzione della domanda di seme statunitense, un raccolto di soia record negli Stati Uniti.
Come potete vedere dalla figura 5, al 27 luglio scorso (linea rossa) i prezzi erano ancora in backwardation con il 1° contratto a 333 $ ed il 13° a 323 $, una differenza di +10. Al 24 agosto, quando ormai il raccolto record di soia era una certezza, il prezzo è tornato in contango con il 1° contratto a 313 $ ed il 13° a 317 $, – 4$.
In conclusione il mercato porta i prezzi in backwardation quando aumentano i rischi di carenza di materia prima o di problemi sulla catena logistica. Questo fenomeno avviene attraverso l’aumento dei prezzi delle scadenze vicine in percentuale superiore rispetto a quelli delle scadenze lontane. Il passaggio contrario, backwardation – contango, avviene con un maggior deprezzamento dei prezzi delle scadenze vicine rispetto a quelle lontane. Particolare attenzione dovrà essere posta al momento in cui i prezzi creano una curva piatta, con molta probabilità ci potremmo trovare di fronte ad un cambiamento di fase con aumenti o diminuzioni repentine.